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Immagine del redattoreFranca

Aprirsi all'urgenza spirituale

Aggiornamento: 22 mar 2018

Accade spesso che nella vita arrivano urgenze spirituali nascoste da sintomi diagnosticati come malinconie o depressioni, che restano silenti per anni.



Persone ipocondriache che hanno un appuntamento settimanale col medico o depresse che muoiono in silenzio, senza far rumore. Dopo una lunga attesa accade un evento che rimette tutto in discussione. Mette sotto assedio la resistenza del sistema umano che vuole vivere nei sensi e in ciò che vede.

Maria è un'insegnante e dopo la morte tragica del fratello cerca disperatamente informazioni sui suoi ultimi giorni di vita, cerca delle motivazioni. Inizia a sognare il fratello che le chiede delle cose, lei chiede aiuto agli amici ma riceve da loro una forte resistenza. La sua vita si è fermata a quel tragico evento, inizia a chiedere a se stessa il senso della vita. In uno scritto legge il desiderio del fratello di fare un pellegrinaggio, ma non ha strumenti per entrare nel mondo spirituale, così si apre in lei una voragine.

Fino a quel momento ha vissuto una vita razionale in cui l'invisibile era materia da libri o film. Entra in stati depressivi e ansiosi. Inizia il calvario di tanti sintomi che si sovrappongono e l'incontro con tanti centri medici. Maria aspetta e risponde secondo la propria coscienza , nel cuore vive un lutto, un tradimento, che può durare tutta la vita.

O è l'ostacolo e è la possibilità di allargare la propria coscienza.

Arriva ad incontrarmi in una guarigione spirituale apparentemente in modo casuale, ma poiché niente lo è, la sua scelta di esporsi allo Spirito mette in connessione delle memorie antiche di sofferenza imbrigliata fra noia e dogmi. Cambia frequenza e inizia la sua visione del mondo ultrasensibile. L'esperienza la spinge ad agire: con altri partirà per un pellegrinaggio. Lo Spirito è veloce e trasforma ogni situazione, basta aprirsi e ricevere.


La coscienza profonda sa che non è la piccola mente umana a governare il mondo.

Così come non sappiamo che tempo farà domani, così non conosciamo cosa accade ora nel nostro corpo. Il corpo sensibile è l'involucro necessario per abitare il pianeta terra, ma la fatica di trovare sinergia e collegamento con il corpo psichico continua per anni.

Sappiamo sfruttare il corpo sensibile, spesso con la mente del desiderio, ma non siamo realmente in contatto con le nostre cellule e i nostri organi e quindi con il nostro ben-essere.

Accade di non aver coscienza che il malessere è dell'anima, il sintomo diventa il protagonista e copre il processo del maremoto che si agita in profondità. Poiché il sintomo è la spia, la cura sarà vana o migrerà in ulteriore sintomo. Dopo vari tentativi fallimentari, la reazione diventerà aspettare, distaccandosi dalla vita. Si può continuare ad aspettare, spesso un evento esterno. Cosa si aspetta?

Si aspetta un evento salvifico che mostri la strada da percorrere, uscire dalla sfiducia e dall'isolamento. A volte una malattia diventa la spada che taglia l'ignoranza di un certo modo di essere e di pensare, tanto che alla fine del percorso arriva questa affermazione da Maria:"...voglio ringraziare questa malattia, poiché è stata per me l'insegnante più esigente e ha trasformato e salvato la mia vita".

Dopo una malattia grave o un trauma, si può agire e ricreare un'azione fluida verso sé stessi e il mondo, da qui spesso inizia il circolo virtuoso d'amore.

E' facile vivere nel passato e nelle immagini che abbiamo sostenuto, in cui ci si riconosce, perché significa vivere nelle abitudini. L'uomo che non inizia ad scioglire la corazza delle proprie immagini, accetta la separazione dal nutrimento originario. Una corazza che non fa accedere al nutrimento necessario per l'anima, che separa dalla connessione, dal collegamento con il compito, con il destino, separando l'uomo dal senso profondo del perché è sceso qui sulla terra.

La guarigione è il processo di comprensione che mette ordine nei vari livelli di manifestazione dell'essere, nei livelli di sperimentazione fino al corpo fisico, veicolo ricevuto in questa incarnazione. Sperimentazioni che continuano ad esprimersi anche in altre dimensioni fuori dal tempo-spazio, che abitano il nostro esistere attraverso sogni, percezioni, presenze attive. Tramite il corpo emozionale o mentale, con cui siamo connessi con il mondo attraverso un'altra mappa, un altro sistema che oggi viene definito quantico. Siamo tutti interconnessi, ciò che accade in un luogo sperduto può modificare le correnti oceaniche e le migrazioni degli uccelli.

Ognuno sostiene un suo spazio vitale connesso agli altri e il mutamento interiore di coscienza di ogni uomo trasmuta tutto ciò che tocca attraverso un effetto domino. Anche la medicina e psicologia olistica lo stanno verificando con serietà scientifica. Una scienza che sta cambiando, mutando il paradigma in cui si muove da centinaia d'anni; la concezione sull'engagement quantistico sta rivoluzionando ogni settore scientifico che oggi si sta velocemente concretizzando nel campo della medicina.

 



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